“Io credo nei carboidrati”.
Questo dovrebbe essere l’incipit del credo laico di ogni italiano. La pasta è come un tempio sacro della consolazione, il miglior passepartout della cena improvvisata o dei vicini che si autoinvitano; il metodo più efficace per pacificare una lite o l’icona per eccellenza del pasto di mezzanotte.
E siccome la pasta unisce tutti, quest’anno il World Pasta Day, diventa solidale e grazie all’iniziativa della manifestazione “Al Dente” è stata lanciata una social charity challenge dal titolo #HaveAGoodPasta.
La challenge ha l’obiettivo di donare 300.000 piatti caldi alle Caritas territoriali di Milano e per ogni foto di pasta scattata e postata nel feed Istagram con l’hashtag #Haveagoodpasta verranno donati 300 piatti di pasta alla Caritas, per fare del bene a chi ne ha più bisogno.
Quando ci sono cose buone con un’iniziativa che fa del bene donando il buono, potevo non partecipare anch’io ed unirmi a tutte le persone che portano avanti questo progetto?
Visto che la pasta unisce tutti, vi propongo questo spaghetto che ha visto la collaborazione di alcune aziende a cui sono affezionata, sia come cliente che come sostenitrice virtuale.
Questa ricetta sarà pubblicata nel prossimo numero di Treviso Citta&Storie, un magazine trevigiano con cui collaboro e che racconta le persone e le storie che fanno di Treviso una città vivace, attenta e anche all’avanguardia.
Gli spaghetti al pesto di cavolo riccio sono un primo intrigrante e ricco di antiossidanti. Il cavolo riccio, o kale, è considerato un superfood per la sua alta concentrazione di nutrimenti rispetto al basso contenuto di calorie (33 per 100 g).
Riassumo un paio di vantaggi e caratteristiche nell’introdurre il cavolo riccio nella nostra alimentazione (fonte):
- E’ ricchissimo di antiossidanti (beta-carotene, Vitamina C, flavonoidi e polifenol);
- ha proprietà cardioprotettive, abbassano la pressione sanguigna, sono anti-infiammatorie, anti-virali, anti-depressive e anti-cancro;
- abbassa il colesterolo;
- ha un grande potere saziante;
- è ricco di luteina e zeaxantina che aiutano a proteggere gli occhi.
- 4 nidi di spaghetti ETTO (con farina di farro e farina Piave di Anticamente BIO)
- 500 g di foglie di cavolo riccio dell’Azienda Agricola Nonna Carla
- 20 g di mandorle
- 20 g.di noci
- 40 g di olio extravergine di oliva
- 1/2 spicchio d’aglio
- 35 g di Parmigiano Reggiano
- Mollica di pane alla curcuma tostato (opzionale).
- Prendere un gambo di cavolo riccio alla volta con la mano sinistra e sfilare il gambo con la mano destra per eliminare le foglie facilmente.
- Sbollentare le foglie di cavolo riccio in acqua bollente salata per 5 minuti e poi trasferire le foglie in acqua e ghiaccio per fermare la cottura e mantenere il colore vivace del cavolo riccio.
- Nel frattempo tostare in padella le mandorle e i gherigli di noce per qualche minuto fino a leggera tostatura.
- In un mixer, frullare insieme le foglie raffreddate, la frutta secca, l’aglio, il Parmigiano Reggiano e qualche goccio d’acqua fredda per amalgamare il pesto.
- Nella stessa acqua di cottura del cavolo riccio, cuocere gli spaghetti per 3 minuti e scolare la pasta tenendo mezzo bicchiere di acqua di cottura.
- Aggiungere il pesto e amalgamare gli spaghetti. Guarnire con della mollica di pane tostata con un po’ di curcuma (io ho aggiunto del Friscous) e dei gherigli di noce leggermente tritati.
Have a good pasta e godete della bontà, della salute e della convivialità che la pasta sa donare.