Mi ha sempre affascinato l’origine di ogni prodotto che gustiamo e che annoveriamo tra le DOP del territorio europeo e italiano.
L’intreccio di tradizioni, origini e correnti migratorie ha creato uno dei più vasti e fecondi panieri di prodotti gastronomici che possiamo vantare e, soprattutto, che abbiamo la fortuna di poter degustare.
Ho scoperto un mondo di latte, artigianato e sapiente uso delle mani che portano a creare un formaggio a pasta filata dalle origine antiche: il provolone Valpadana DOP.
Non potevo che cogliere il guanto bianco della sfida gastronomica lanciata dal AIFB, associazione italiana food blogger per il Consorzio Provolone Valpadana DOP per l’iniziativa “Choose your taste, sweet or spicy, only from Europe” .
L’obiettivo dell’iniziativa, che intende promuovere la riconoscibilità dei prodotti a marchio europeo di altà qualità aumentandone quindi la conoscenza e il consumo, prevede una sfida gastronomica a suon di ricette basate sul Provolone Valpadana DOP dolce per costruire un piatto salato e Provolone Valpadana DOP piccante per costruire un piatto dolce.
Mi è stato affidato il Provolone Valpadana DOP piccante, da qui la mia ricetta:
Babka al Provolone Valpadana DOP, fava tonka, mirtilli e nocciole caramellate
Prima di scoprire la ricetta di questa treccia intrecciata soffice, racconto due cose che mi hanno affascinato parecchio su questo prodotto:
- la tecnica della pasta filata deriva dal Sud Italia e si è sviluppata durante l’impero Bizantino grazie all’esportazione, dovuta alle attività commerciali tra i paesi del bacino mediterraneo, di formaggi prodotti nelle diverse città bagnate dei mari: il “Kaskaval” in Turchia è un esempio che ben ci ricorda il nostro Caciocavallo italiano.
- grazie alle immigrazioni continue all’interno del paese si continua una commistione e una contaminazione gastronomica che stratifica nel tempo prodotti e li fa evolvere in base al territorio nei quali approdano.
- il territorio di produzione di questo Provolone è costituito da un’area che ingloba parte della Lombardia, del Veneto, la provincia di Piacenza e una parte della provincia di Trento.
Dobbiamo alla famiglia Margiotta di Muro Lucano la genesi della produzione di questo formaggio, un caciocavallo, di fatto, verso la fine del 1800, anni nei quali si trasferiscono nel basso Bresciano.
Siccome a me piace molto le contaminazioni, ho voluto proporre questa treccia soffice, il babka, di origini ebraiche che nasce dal “reciclo” della challah avanzata che veniva impastato con semi di papavero e noci.
Ho voluto arricchire questo impasto con il Provolone Valpadana DOP piccante, una salsa di mirtilli, la fava tonka e, appunto, semi di papavero e nocciole (invece delle noci) caramellate. Una versione sicuramente opulenta ma ricca di contrasti e di gusto che potrebbe sorprendere anche i palati più fini.
Ora possiamo addentrarci in questo mondo caldo, delizioso e intrigante di questa babka speciale.
INGREDIENTI (2 bauletti da 30 cm)
- 500 g di farina 0
- 250 g di farina 00
- 230 g di latte tiepido
- 125 g di panna fresca
- 160 di burro di buona qualità a pomata
- 200 g di zucchero semolato
- 2 uova
- 5 g di sale
- 7 g di lievito di birra
- 130 g di Provolone Valpadana DOP piccante
- 80 g di semi di papavero
- 165 g di mirtilli
- succo di 1/2 limone
- 50 g di nocciole
- 1/2 fava tonka
PROCEDIMENTO
(disponibile anche il video riassuntivo, vedi qui )
- Sciogliete il lievito di birra nel latte appena intiepidito.
- Nella planetaria versare le farine, 160 grammi di zucchero e aggiungete il latte con il lievito sciolto azionando la planetaria con l’accessorio per impasti.
- Dopo qualche minuto aggiungete anche le uova e continuate ad impastare fino ad ottenere una massa omogenea.
- Aggiungete il sale in un colpo solo ed aumentate la velocità della planetaria.
- A questo punto, introducete il burro a pomata gradualmente, un cucchiaio alla volta Attendendo che ogni singola porzione inserita venga ben assorbita dall’impasto.
- Infine, grattugiate il Provolone Valpadana DOP e la fava tonka all’interno della planetaria insieme ai semi di papavero.
- Spostate l’impasto su una spianatoia ricoperta da un leggero velo di farina e massaggiate ancora a mano l’impasto fino a percepirlo liscio ed omogeneo al tatto. Versate l’impasto all’interno di una bacinella e fatelo lievitare per circa due ore e mezza.
- Durante la lievitazione dell’impasto preparate una salsa di mirtilli in questo modo: in un pentolino versate i mirtilli due cucchiai di zucchero e il succo di limone. Cuocete a fiamma alta per 10 minuti massimo, spostate la salsa in un contenitore e lasciar raffreddare completamente.
- Preparate anche le nocciole caramellate: in una padella versate quattro cucchiai di zucchero e 1 cucchiaio di acqua. Lasciate caramellare lo zucchero e, una volta imbiondito, aggiungete le nocciole. Mescolate velocemente e distenete poi le nocciole sopra della carta forno e lasciate quindi raffreddare. Con il caramello avanzato nella padella, potete creare una salsa al caramello versando mezzo bicchiere di panna fresca e mescolando rapidamente fino a creare una salsa omogenea.
- Riprendere l’impasto: stendete con il mattarello la massa di impasto creando un rettangolo. Versate la salsa di mirtilli, grattugiate il Provolone Valpadana DOP piccante, la fava tonka e pezzetti di nocciole caramellate sbriciolate. Arrotolate l’impasto su se stesso dal lato lungo e tagliatelo a metà, creando così due cilindri.
- Spostate il cilindro in posizione verticale e, con un coltello affilato, tagliate a metà il cilindro in lunghezza. Formate poi una X con le due parti e intrecciate le estremità su se stesse. Ripetete l’operazione con il secondo cilindro ricavato dall’impasto.
- Adagiate all’interno di uno stampo da panbauletto e lasciate lievitare altri 60 minuti a 38° (basterà il forno con la luce accesa e un pentolino di acqua bollente nel fondo del forno).
- Dopo questo tempo di lievitazione, cuocete in forno ventilato a 170° per 40 minuti.
Una volta sfornato, è possibile pennellare la superficie con la salsa di caramello e decorare con qualche nocciola caramellata.
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complimenti una ricetta davvero invitante!
Grazie Lisa! La tua ricetta con polvere di bergamotto mi ha moolto incuriosita!