Che cosa posso raccontarvi?
A volte da dire non c’è molto. Sarebbe bello vivere di pizza e carboidrati all day long, invece forse è meglio stare un po’ più sobrie e scatenare un po’ di ingegno per restituire degno sapore anche agli elementi che spesso riteniamo neutrali o poco appetibili.
Questa ricetta l’ho imparata durante lo svezzamento di Luigi: un modo decisamente gustoso per valorizzare il cavolfiore e rendere goloso un vegetale dal gusto tutto sommato neutro sul quale si può “scrivere” con molti ingrendienti.
Consiglio (generale): se volete sbollentare i cavolfiori, vi consiglio di aggiungere un pezzetto di alga kombu, ormai si trova facilmente nei negozi etnici, oppure un pezzo di pane vecchio.
INGREDIENTI (8 persone)
- 1 cavolfiore bianco ridotto in cimette
- 1/4 di bicchiere di olio extra vergine di oliva
- succo di mezza arancia
- 3 cucchiai di pan grattato
- 3 cucchiai di formaggio a pasta dura grattuggiato (es. pecorino / parmigiano)
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di curry
- 400 g di farro perlato
- 4 cucchiai di pesto genovese
PROCEDIMENTO
- All’interno di un barattolo versare l’olio, il succo d’arancia, lo zucchero di canna, il sale, il curry. Chiudere il barattolo e shakerare il barattolo, versare poi il composto nelle cimette e lasciare marinare il cavolfiore per 20 minuti.
- Scolare il cavolfiore dalla marinatura e adagiarlo all’interno di una pirofila.
- Cospargere la superficie con pangrattato e il formaggio grattuggiato.
- Cuorere in forno a 160° per 30 minuti in forno statico e terminare con 5 minuti di grill fino a formare una crosticina dorata.
- Sbollentare il farro in base alla tipologia acquistata. Scolarlo e lasciare intiepidire.
- Condire il farro con il cavolfiore gratinato e un cucchiaio di pesto genovese.